La transizione ecologica dell’agricoltura è un tema sempre più centrale nelle politiche economiche italiane e l’anno in corso si prospetta denso di occasioni d’interesse per gli imprenditori e i professionisti del settore che desiderano muoversi verso evoluzioni green.
I bandi del PNRR sono uno dei più importanti incentivi a favore dell’ammodernamento del comparto, dell’agricoltura 4.0, dei trattori elettrici, dell’alimentazione a biometano e dei dispositivi di precisione. Sono le regioni a gestire le procedure per le richieste e l’erogazione e le cifre complessive stanziate si aggirano sui 400 milioni di euro.
La finalità di abbattere le emissioni in atmosfera e promuovere la sostenibilità sono sostenute anche da altre iniziative, come il bando gestito da Ismea o il “Parco Agri Solare”.
Le opportunità si rivelano davvero imperdibili per chi desidera fare concreti passi avanti verso un futuro responsabile e rispettoso delle risorse del Pianeta e RINO Electric si impegna ad affiancare chi desidera investire sulla propria attività con un focus, ormai indispensabile, sulla transizione verde.
PNRR: ammodernamento delle macchine agricole
I bandi del PNRR offrono contributi in conto capitale a fondo perduto a tutte le imprese agro-meccaniche e agricole (micro, piccole e medie, le loro cooperative e associazioni). L’obiettivo è consentire loro di modernizzare il loro parco macchine e implementare tecnologie in grado di favorire l’efficientamento energetico, l’abbassamento delle emissioni nocive e il risparmio delle risorse idriche.
I contributi applicabili sono pari al 65% dei costi d’investimento ammissibili, oppure dell’80% per le imprese che sono gestite da giovani agricoltori. I costi massimi contemplati dal bando vanno dai 35.000 ai 70.000 euro, a seconda della tipologia di investimento (agricoltura di precisione, trattori, etc).
Le domande andranno presentate seguendo le procedure indicate da AGEA sulla piattaforma SIAN, ovvero il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, entro marzo 2024 (le date esatte variano da regione a regione).
Quali sono le principali spese di innovazione tecnologica del comparto agricolo considerate valide? Ecco qualche esempio.
- Investimento su macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, quali:
- macchine, motrici e operatrici, dispositivi e macchine di supporto come i sistemi di sensori in campo, stazioni meteo, droni, Automated Guided Vehicles, dispositivi di movimentazione e convogliamento dotati di specifici requisiti;
- macchine e attrezzature di precisione per ottimizzare l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti;
- attrezzature per il settore zootecnico con alto grado tecnologico e di automazione,
- Sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia con veicoli che siano dotati di motore elettrico o a biometano e destinati ad attività agricole o zootecniche.
- Innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque, orientati a implementare una gestione intelligente dell’irrigazione che usi remote sensing e/o proximal sensing per analizzare le variabili (umidità, meteo, caratteristiche del suolo, etc), decidere i fabbisogni irrigui delle colture e ottimizzare l’uso delle risorse idriche.
Le Regioni e le Province autonome coinvolte nel vaglio delle richieste dovranno dare priorità a quei progetti che mirano a obiettivi essenziali, quali il generale incremento della sostenibilità ambientale delle imprese, un abbassamento dell’uso di fitosanitari, il recupero o mantenimento della fertilità del suolo, il benessere animale, il risparmio delle risorse idriche e la tutela dell’ambiente acquatico, la salvaguardia delle biodiversità e la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Il bando Innovazione di Ismea e l’Agri Solare
Nel corso del 2024 verrà rilanciato anche il bando del Fondo Innovazione gestito da Ismea, avviato nel 2023 e sempre pensato per dare impulso alla modernizzazione del settore agricolo e alla massimizzazione della sua sostenibilità. Con l’approvazione di oltre 1000 domande sono già stati utilizzati il 90% dei fondi a disposizione e ne restano 150 milioni da assegnare nel 2024 e 2025.
Anche l’incentivo chiamato Parco Agri Solare ha avuto grande successo: si tratta della misura, sempre parte del PNRR, che incentiva il posizionamento di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, senza consumo di suolo, nonché l’installazione di colonnine e accumulatori a supporto di veicoli elettrici per l’agricoltura. Il fine ultimo è la generazione di una potenza complessiva pari a 375’000 kW. Al fine di assecondare la positiva risposta avuta dal bando, la Commissione Europea ha deciso di aumentare le risorse destinate all’agrisolare da 1,5 a 2,3 miliardi di euro.
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